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Leopoldina de Quesada

Arma di Raimondo de Quesada di San Saturnino, sec. XIX.

Data Nascita1848
Località NascitaMonaco di Baviera
PaternitàCristoforo Diego de Quesada
Maternitàbaronessa Felicita Cavalchini Guidobono
Stato Civileconiugata a Sassari nel 1871 con il generale Luigi Garau Grondona
Discendenzaebbe due figlie: Teresa sposa a don Raimondo Dettori ed Irene sposa a don Mario Prunas de Quesada
RamoRamo dei marchesi di San Saturnino
Titolo Nobiliarenobile donna
Altri Titoli
Professione
Data Morte1915
Località MorteSassari
NoteFu battezzata da Sua Maestà il Re Leopoldo II del Belgio.

Il marito generale d’artiglieria don Luigi Raffaele Garau Grondona fu per 10 anni direttore del "Regio Pirotecnico di Bologna". Questo stabilimento militare statale, oltre ad essere un’unità produttiva (2000 operai producevano 60 milioni di cartucce l’anno), era anche un avanzato centro di ricerca, dove sotto la guida del generale Garau si risolsero i due problemi balistici dell’epoca, il munizionamento che non genera fumo allo sparo e quello adatto ad un fucile di piccolo calibro.

Il maneggevole moschetto ’91, calibro 6.5, adottato ufficialmente dal Regio Esercito nel 1892 sostituendo il precedente fucile Vetterli modello 1870/87 calibro 10.35, fu definito "umanitario" perché sparava proiettili meno pesanti di quelli tradizionali, permettendo un maggior numero di colpi, che invalidavano il nemico ma erano meno letali, perché più piccoli e privi di ferro o del velenoso piombo. Il fucile fu prodotto in varie fabbriche, per ultima la Beretta fino al 1938.

Durante la seconda guerra mondiale molti di questi fucili 91/38 furono ceduti all'esercito finlandese e furono ben usati dai finnici. La cartuccia 6,5x52 mm fu la prima di una serie di cartucce militari calibro 6,5 disegnate nel 1890, la principale munizione per armi portatili dei militari italiani dalla fine del 19° secolo sino al 1945 e fu usata inoltre quale "munizione di riserva" fin oltre il 1970. Essa fu la prima munizione militare ad usare un propellente con bassa erosività, chiamato Solenite. L'Italia fu la prima nazione ad adottare una munizione militare di piccolo calibro ed una canna a rigatura progressiva. Il generale Garau terminò la sua carriera a Torino come comandante dell’artiglieria di montagna del Nord Ovest Italia per poi tornare a Sassari dove si stabilì nel palazzo di via del Corso costruito intorno al 1832 dal marchese Raimondo de Quesada di San Saturnino.